Buongiorno....su questa macchina sono stati sostituiti i prigionieri del collettore di scarico sulla testata per rottura di quattro di loro verso la distribuzione senza un motivo ben preciso (non ci sono stati urti violenti sotto la macchina)..ora dopo la sostituzione si è rotto di nuovo un prigioniero sullo scarico quarto cilindro....per caso sapete se c'è un difetto di fabbrica dei collettori o se c'è una modifica relativa ai prigionieri ...dimenticavo di dire che il supporto motore centrale sembra buono ed il motore non si muove più di tanto durante la partenza o la retromarcia...grazie per la vostra collaborazione.Dimenticavo Km90000
può dipendere da tante cose, la causa scatenante prima, dato che si tratta di collettore monoblocco in ghisa è la dilatazione dovuta a riscaldamento, inoltre sempre per il fatto che il collettore è monoblocco quindi lungo e in ghisa (la quale dilata la metà dell'alluminio della testa), può essere la scarsa qualità di prigionieri e rondelle, queste ultime devono essere spesse e di acciaio duro, inoltre ancora.... i dadi non bisogna serrarli alla morte; Tutto questo per permettere ai prigionieri più esterni (quelli che solitamente si rompono) di lasciar scorrere il collettore per quell'infinitesimo di frazione di millimetro quando la dilatazione termica lo richiede. una soluzione sarebbe quella di mettere prigionieri molto più lunghi (almeno i quattro più esterni), interponendo dei distanziali fra dado e rondella.
Il meccanico ha messo prigionieri in acciaio e dadi di rame senza interporre rondella ....forse proprio per la dilatazione del dado di rame molto più eccessiva rispetto ad altro materiale può aver causato di nuovo la rottura del prigioniero????allego foto del prigioniero rotto..
i dadi non sono in rame ma in acciaio ramato e vanno bene, la dilatazione di cui parlo è quella che provoca l'allungamento della testa che è in alluminio, allungamento maggiore di quello del collettore che è in ghisa. Avendo rifatto i filetti controlla anche che il collettore non calzi troppo forzato ma abbia un po di gioco rispetto ai prigionieri
Buona sera ..secondo voi le foto allegate dei prigionieri mostrano prigionieri di scarsa qualità o sono proprio così??l interno sembra essere più di materiale scarso rispetto all' esterno del prigioniero!!credo che l interno dovrebbe essere dello stesso materiale dell esterno??
Molto più semplicemente, il problema sta nel differente tempo di riscaldamento dei materiali; il collettore di scarico,in ghisa, specie se poco si rispetta il motore da freddo, ha una immediata dilatazione non seguita dalla testata, con conseguente scivolamento (o comunque un tentativo) del corpo collettore sul piano di appoggio della testata, che porta ad inclinare i prigionieri esterni ad ogni riscaldamento e raffreddamento. Alla lunga le conseguenze sono abbastanza ovvie.
Fiat Punto del 2006 , cil. 1242 , 0,48 KW , Benzina
Nella mia a freddo sentivo sfiatare poi piu niente , ho controllato ed avevo i 2 prigionieri collettore scarico rotti 1 cilindro , lato distribuzione !
Forati e fatto nuovo filetti , messo prigionieri nuovi ! Questo 2 anni fa , L'auto usata aveva circa 90000 KM ...
se dico la mia appena mi arrivano questi motori subito vado a controllare che non siano lenti, io sto nel parere che un collettore troppo pesante con punti di appoggio errati si allentano sempre, la soluzione filettature in acciao anche perché la conseguenza risulta nel camminare con il supporto di dietro che si usura che fa oscillare il motore davanti e di dietro e il supporto del catalizzatore posto sopra il cambio non regge tale sollecitazioni..... io avrei messo una asta nel mezzo come i psa questo mio parere...
Già scritto più sotto, cmq ribadisco che: controllare che i serraggi non siano allentati è buona cosa per tutti gli accoppiamenti, attenzione però per quanto riguarda il collettore monoblocco in ghisa a non serrare troppo (specialmente i prigionieri alle esrtemità), ghisa e alluminio infatti hanno coefficienti di dilatazione termica troppo differenti tra loro, inoltre la zona è esposta continuamente ad importanti variazioni di temperatura, l'accoppiamento ha quindi bisogno di "scivolare" leggermente durante queste dilatazioni, peraltro spesso favorito in ciò da specifiche guarnizioni metalliche o da particolari lubrificanti di cui è ricoperta la classica guarnizione in materiale organico; Va da se che serrando troppo rischiamo di ostacolare questo "scivolamento"