Cari collegli gradirei sapere se a qualcuno di voi è mai capitato di non potere svitale il bulone
della puleggia dell'albero motore, io ne ho provate di tutte con bussola e pistola di 3/4 senza
esito, sempre con la paura di spezzate il bulone, l'unica cosa che mi è rimasto da fare e di staccare
la coppa dell'olio per bloccare l'albero motore, nella speranza che si rompe il bulone ringrazio tutti
per le vostre risposte.
Scusate il ritardo per problemi miei, ma ho risolto bloccando il volano dalla parte del motorino di avviamento con
lattrezzo,grazie per la risposta
Ovviamente sì. Ciò che spinge a sviluppare procedure alternative è, oltre alle spese a volte improduttive, evitare che si debba costruire un capannone appositamente per ricoverare attrezzi specifici che i bravi costruttori si inventano con l'andar del tempo (e con quale fantasia!).
E che dire della disponibilità di semplici saldatrici ad arco, comprensive della capacità di utilizzarle a modo? Comunque nella mia ci sono ancora sia le apparecchiature menzionate da te sia quelle da me; del resto in zone dove ancora vige agricoltura e piccola impresa (edili e quant'altro), sono risorse essenziali per soddisfarne le esigenze. Ciao.
già la saldatrice..... non e^ mai mancata ovviamente nella nostra officina, qualche anno fa poi ne ho ritirata per pochi soldi una grossa da una carpenteria che chiudeva....uno spettacolo.
Le attrezzature che ho modificato e realizzato tout court non si può credere; che poi e^ proprio questo lavoro di ottimizzazione delle attrezzature che migliora la redditività e la sicurezza--peraltro alcune attrezzature neanche si trovano in commercio, forse si possono vedere giusto nei reparti sviluppo--:
In ogni caso ste cose uno che non ha fatto la gavetta negli anni settanta fa un pò fatica a capirle.................
Settanta e un po' anche sessanta; reputo fortuna essere nato e cresciuto in azienda agricola, dove era giocoforza risolvere problemi in tempi rapidi e soprattutto a basso costo (non si navigava nell'oro), e allo stesso tempo avere a disposizione tempo e rottami su cui poter fare qualsivoglia genere di esperimenti, aspetto non indifferente come corso continuo di autoformazione (anche saper usare il martello, che non è cosa facile come sembra). E quanto poi sia stato bello e utile capire il perché di tante cose grazie alla teoria appresa alle superiori e all'università. È quasi superfluo menzionare la montagna di fe più o meno storti che ci siamo nel tempo costruiti (e che poi col passar del tempo capita anche di non ricordarne lo scopo); già con questi si rischia di dove edificare qualche gabbiotto aggiuntivo. Ciao.
a parte la laurea universitaria che io ho ottenuto a 14 anni e poi basta a parte un po di autodidattismo ruspante, per quanto riguarda il martello (i martelli in realtà perchè ogni lavoro richiede massa e velocità adatte) parole sante! peraltro pure io ho una formazione anomala io mi sono fatto le ossa in un azienda di autolinee....pulmann vecchissimi superchilometrati, non si vedeva mai un ricambio nuovo, sempre a riparare rottame, montavi le teste revisionate con l'acciao liquido al mattino per rismontarle la sera per lo stesso problema (motori bussing, veri cessi)....però mi è servito.
La gavetta preliminare è quella che manca oggi e mancherà in futuro per normative, ed è cosa che va a braccetto con il consumismo sfrenato: non si ripara nulla, si cambia. Il martello è ovviamente un singolare plurale, nel quadro chiavi ho appeso anche il martello del traforo.