Arriva in officina questa Subaru dal motore Diesel. Arriva in modalità recovery quindi tutte le spie accese compresa quella del dpf che è lampeggiante e potenza del motore ridotta. A seguito di una prima analisi ci accorgiamo che il DPF è pieno, il fatto è che era stato già pulito 14000 Km fa , esattamente 6 mesi fa. La pulizia era stata esguita da una ditta specializzata con tanto di garanzia 1 anno e 40000 km.
A quel tempo la colpa dell'intasamento era stata assegnata al manicotto della sovralimentazione che era stato trovato fessurato. Stavolta però i conti non tornano, sembrerebbe funzionare tutto bene eppure il dpf è ancora pieno.
I valori di differenza di pressione che misuro sono di 30-34 mb a regime di minimo e 360 in accelerazione a pieno carico. ( il valore riscontrato al minimo è eccessivo, ma quello a pieno carico non mi convince. Non mi sembra così fuori di testa.
Tra l'altro a seguito di 2 rigenerazioni forzate che abbiamo provato a fare con lo strumento a veicolo fermo, la situazione non migliora.
Qualcuno ha qualche idea?
Per prima cosa controllerei il sensore di pressione differenziale.. hai visto che valore ti da con quadro acceso e motore spento? potrebbe essere lui ha dare numeri..
Sicuramente il precedente intasamento è stato a causa della fessurazione della linea di aspirazione; la pressione differenziale misurata attualmente in effetti pare rientrare in valori accettabili, ma se nulla è cambiato in seguito a ben due rigenerazioni forzate, è probabile che vi sia accumulo di ceneri (sono residui che non bruciano). Potrebbe essere spiegabile se il motore consuma olio oppure se si va proprio alla ricerca di carburante scadente. In ogni caso sarebbe utile eseguire una prova a dpf staccato, per verificare visivamente la reale fumosità prodotta dal motore, e rendersi conto se i fumi che escono sono di entità trattabile.
Eseguendo il reset dell'adattamento relativo al dpf ed uscendo in strada con il kts collegato, noto un rapidissimo aumento della percentuale di fuliggine che in meno di 1 km sale oltre il 100% raggiungendo facilmente anche 150 %. Ecco che al 92% inizia a lampeggiare la spia del dpf pieno e poco dopo anche tutte le altre.
Anch'io pensavo ad un problema di ceneri accumulate,solo che in questo caso, un'ulteriore rigenerazione del dpf sempre tramite la ditta specializzata non porterebbe un risultato migliorativo....Che strade avrei a parte quella dell'eliminazione del dispositivo che non voglio intraprendere?
Presso le ditte specializzate le ceneri vengono eliminate come viene eliminato il particolato, sia con procedure termiche sia pneumatiche (controsoffiaggio, che in casi come presenza di cerina nei sistemi fap (non dpf ovvero con additivo) sono indispensabili poiché è il motivo della sostituzione periodica di questi componenti con prodotto revisionato fornito anche dalle reti ufficiali). Se azzeri valori appresi del dpf senza fare nulla al dpf stesso, è assolutamente normale che la centralina rilevi un incremento rapido della percentuale di intasamento. Comunque non sottovalutare la prova visiva consigliata, potresti effettivamente scoprire che la fumosità allo scarico è eccessiva per un impianto con dpf, per cui andresti a sprecare energie in direzioni diverse rispetto al vero problema. Ritengo da sempre che la colpa dell'intasamento non è MAI imputabile al fap o al dpf che sia, salvo l'unico caso in cui si sia distrutta la massa filtrante al suo interno, e anche questa cosa andrebbe poi indagata per scongiurare il ripetersi. Nel caso poi dovessi fare la prova a dpf scollegato, verifica visivamente che non sia successo qualcosa di simile al suo interno. Tra l'altro anche l'utilizzo di certi prodotti per pulire i dpf senza smontarli, sia in forma liquida sia spray, possono provocare intasamenti parziali, provocando rigenerazioni troppo frequenti fino alla fusione del monolito.