Ciao a tutti !
Passat seconda serie 1600 a benzina con carburatore elettronico pierburg e impianto a metano. Sostituisco un riduttore vecchissimo con altro usato ma in ottime condizioni, modello Lovato RME 090 portato dal cliente. Questo riduttore ha sia la regolazione del minimo che del flusso.
Smonto il vecchio e monto il nuovo, dopo qualche prova quando si apre l'elettrovalvola si sente uno strano rumore. Smonto di nuovo e trovo della strana polvere nera che ha intasato il filtro.
Ripulisco tutto e rimonto, problema rumore risolto. Inizio a fare le regolazioni e trovo il punto giusto ma al di la delle regolazioni, dopo aver girato due o tre minuti il motore si spegne.
A benzina va benissimo, anche a metano non da problemi e tiene bene il minimo. Il motore gira bene sia a benzina che a metano solo che a metano mi fa questo strano scherzo.
Non è un problema del commutatore poichè ho provato ad escluderlo e il difetto rimane.
Ho elaborato due ipotesi, o un problema con il carburatore elettronico o un problema di flusso aria, ma siamo proprio sul generico.
Caro Omac, il carburatore elettronico lavora tramite la centralina per regolare il flusso dell'aria quindi anche a metano non è un componente passivo comandato solo dal pedale tramite la farfalla ma ha due attuatori, uno pneumatico ed un motorino passo passo. Questo è quello che sono riuscito a trovare ma il meccanismo vero e proprio e su come possa influire sul l'alimentazione a metano non lo so.
Gioan, si spegne sia che stia al minimo sia che in accelerazione.
Ad ogni modo escluderei sia il riduttore sia i commutatore. Quando si spegne il gas si sente uscire ugualmente commutando in manuale ed escludendo il commutatore quindi rimangono carburatore ed accensione. A meno che, sono ignorante in materia, non ci sia qualche anomalia a livello di aria aspirata.
Un carburatore è un carburatore, può avere tutte le elettroniche che si vogliono ma se a benzina non ci sono problemi, va da se che la questione è altrove, inutile farsi tante menate: se c'è corrente alle candele e carburante, il motore gira, dimostrato dal fatto (ripeto) che se al posto del metano c'è la benzina nella vaschetta, non succede nulla di anomalo (così è stato scritto).
Mah, la mia è una ipotesi Omac perchè di metano ne capisco poco. Allora ripartiamo dai fatti:
A benzina non da nessun problema
A metano il motore gira bene e tiene il minimo solo che si spegne dopo pochi minuti, sia che il motore stia girando al minimo sia che stia in accelerazione.
Il gas esce
Il commutatore è da escludere avendo fatto delle prove baipassandolo manualmente
Escludendo il carburatore rimane il riduttore e l'accensione. La mia impressione è che scatti una sorta di controllo elettronico che taglia l'accensione o che chiude l'aspirazione dell'aria al carburatore.
L'accensione non subisce modifiche, sia che si vada a benzina sia che si vada a metano. A benzina funziona correttamente, e la differenza sta solo nel fatto che la vaschetta del carburatore abbia benzina al,suo interno oppure no. Cosa allora cambia quando si va a metano? Non possiamo attendere dai posteri l'ardua sentenza!
Caro Omac, non sono mai stato bravo con gli indovinelli. La vaschetta è certamente vuota quando passo a metano, ho veridicato che la pompa (elettrica) sia staccata e quando il motore sta per mollare commuto a metano. A questo punto il motore gira bene per un minuto, indistintamente che stia al minimo o si dia gas e poi si spegne.
Con due tester ho verificato che ci sia alimentazione sull'elettrovalvola del gas e che la pompa benzina rimanga staccata e così è sino allo spegnimento.
Forse sarà un problema di aria in entrata ?
pompa elettrica? che io ricordi ai tempi dei carburatori eran pochini i sistemi alimentazione con pompa elettrica, giusto qualche inglese ma non mi risulta nessuna passat.
Cmq, giusto per scrupolo controlla anche il dispositivo termostatico di aspirazione aria calda VS fredda, ricordo che ai tempi si usava bloccarlo in modo che aspirasse sempre dalla parte fredda e si inseriva nel condotto una strozzatura in modo da favorire l'apirazione del gas dal miscelatore, che era posto all'interno della scatola filtro.
Carburatore escluso 100%
Grazie Gioan, hai ragione, è stata fatta una modifica, la pompa elettrica è stata installata successivamente. Il dispositivo termostatico è già stato bloccato da chi ha fatto l'impianto e per strozzatura c'è una specie di paratia tonda comandata elettricamente. Il miscelatore è posto tra il carburatore ed il filtro aria. Non ci sono altri ingressi aria, sia voluti che non voluti.
Omac, il gas ad alta pressione arriva, al momento il serbatoio sta sui 90 bar. Provando ad azionare in manuale l'elettrovalvola e staccando il tubo che porta al miscelatore si sente uscire il gas ed agendo sulla vite che regola il flusso si sente aumentare e diminuire il flusso, quindi il gas arriva, il motore è certamente alimentato dal gas avendo provato a azionare in manuale l'elettrovalvola per escludere la possibilità che il commutatore tagli per qualche ragione il flusso del gas.
Ora, io so che il gas arriva ed esce e suppongo che esca nella giusta quantità almeno per il tempo che il motore gira perchè gira bene sia ai bassi che agli alti regimi. Ovviamente non posso sapere se poi il gas continui ad uscire nella giusta quantità.
Ho cronometrato il tempo che rimane acceso ed è di un minuto circa.
Se come dici tu, Omac, andando a gas o a benzina non cambia nulla, se fosse un problema di carburazione il motore cederebbe molto prima di un minuto, quindi accade qualcosa che fa spegnere il motore. Escludendo il commutatore, l'accensione ed il carburatore non rimane che il riduttore.
Dico questo ma non so se in realtà il metano funzioni in maniera differente dalla benzina, tipo, se ci fosse troppa aria in ingresso, passato un certo tempo la carburazione sballa. In materia sono ignorante.
Il vecchio installatore, ha messo un relè, azionato dal cammutatore, che quando si passa a gas stacca il motorino passo passo che controlla il flusso dell'aria nel carburatore. Inizialmente pensavo che fosse perchè dava problemi con il metano ma poi ho visto che staccato o attaccato non cambia nulla, quindi ritengo che lo abbia fatto solo per non farlo girare a vuoto dal momento che a metano pare girare in continuazione.
Altra cosa, senza accorgermi ieri l'ho fatta partire direttamente a metano (con vaschetta carburatore che era già vuota) e nonostante la temperatura fosse sui 6 gradi e l'auto era fredda è partita dopo un paio di giri di chiave e dopo il canonico minuto si è spenta.
Grazie Omac, caso risolto.
Dopo aver rismontato per l'ennesima volta il riduttore e ricontrollato tutti i cablaggi ho smontato tutto il condotto di aspirazione, filtro compreso. Ebbene c'era una ampia apertura sul condotto in un punto non visibile. Una volta tappato il foro è stato possibile registrare nuovamente e far andare il motore anche se ora il minimo non è molto stabile ma sento spesso che le auto a metano al minimo tendono a spegnersi a meno che non lo si tenga un po' più su di giri.
Grazie comunque per il sostegno, stavo quasi per rinunciare.
Ritengo discutibile che le vetture convertite a GPL o metano abbiano difficoltà a reggere il minimo, i carburatori erano e sono dotati di possibilità di regolazione così come le apparecchiature aggiunte per fornire combustibile aspirato. Quanto al passaggio di aria indebita in aspirazione, è viceversa abbastanza usuale che nei veicoli che utilizzano gas aspirati, visto che il collettore di aspirazione è pieno di miscela combustibile, alla prima indecisione legata soprattutto a miscela magra, un ritorno di fiamma genera esplosione e di collettori aperti o farfalle divelte ne abbiamo visti di ogni. Fortunatamente dopo l'avvento dei sistemi di iniezione gassosa, questi incidenti di percorso sono pressoché scomparsi.
Beh quello della instabilità del minimo è quanto circola in giro e penso sia legato alla difficoltà di una miscelazione stabile nei motori aspirati poichè il gas risente di molti fattori, in primis la temperatura esterna. La benzina invece è più gestibile e consente carburazioni più stabili che nel caso del metano andrebbero ovviate alzando di poco il minimo ma poi a benzina resterebbe un po' accelerata.
Penso che, come dici tu Omac, sia anche possibile ottenere un buon minimo con il metano o gpl, ma a condizione di avere tutto in perfetto ordine, cosa che in genere sulle auto usate è piuttosto difficile.
Provabilmente la falla è stata generata come dici tu da un ritorno di fiamma.
è, o meglio era inevitabile che le vetture di quaranta anni fa, sprovviste com'erano di monitoraggio e regolazione continua del regime minimo avessero problemi di minimo troppo basso a gas, in particolar modo quando vecchie e spompate; uno dei principali motivi è che il riempimento a parità di apertura farfalla diminuisce di un buon 10% a causa del volume che occupa il gas, che a differenza della benzina che esce dal diffusore in fase liquida ed evaporando abbassa la temperatura dell'aria nel collettoreo, quest'altro ovviamente esce dal miscelatore già in fase vapore e oltretutto piuttosto caldo;
La reversibilità della strozzatura presente sul condotto aspirazione (utile, anche se non indispensabile, per non penalizzare il funzionamento nella modalità benzina), potrebbe addirittura aumentare la differenza di velocità minimo tra benzina e gpl.
A minimo la quantità di aria che entra è appunto minima, non è la strozzatura ad influenzare ad influenzare il minimo, è assai più facile che incrementi il consumo a benzina ad alto carico motore. Anche il discorso dell'effetto raffreddamento della benzina non lo vedo, non per niente il collettore di aspirazione viene riscaldato e in aggiunta vi è anche (taroccato in seguito alla presenza di impianto alternativo) la posizione di aspirazione dell'aria commutabile tra estate e inverno. Considerando poi che il metano non è mai liquido, si potrebbe addirittura tralasciare (o rendere dipendente dalla temperatura esterna) il riscaldamento del riduttore, in quanto non si è in presenza di evaporazione ma di semplice riduzione di pressione (non c'è cambiamento di stato).
per l'appunto , il gas in ingresso non è liquido ma gassoso, quindi occupa un buon 8/10% del volume della miscela aria/carburante in ingresso; Vale a dire che se a benzina per ogni ciclo abbiamo ipoteticamente ua carica al minimo di 100 cc di pura aria più la benzina che seppur nebulizzata occupa un volume irrilevante prima dell'ingresso in camera di combustione dove vaporizza, nel caso dell'alimentazione a gas una parte significativa di questo volume è occupata dal carburante, che a maggior ragione col metano, dato che a parità di peso e pressione questo occupa quasi il doppio dello spazio che occupa l'aria, abbiamo sempre 100 cc di carica di cui però solamente 90 di aria più il carburante, logico quindi che il regime di minimo ne risenta (i 100 cc, che poi Più o meno 100 mg sono frutto di un calcolo a spanne alle 2 di notte)
Ovviamte questi problemi quando sono comparsi i sistemi con regolazione interattiva della velocità minimo sono scomparsi.
Il riferimento al gas riscaldato riguardava il gpl, peraltro ai tempi spesso i riduttori metano non venivano neanche collegati al circuito raffreddamento motore.
Buona notte, tra poco inizia la settimana di lavoro, peraltro sarà il primo giorno per un giovane promettente, speriamo bene...........