Sperando di fare cosa gradita riporto un comunicato stampa di DuPont. Esiste sul mercato gas spacciato per R134a puro e che invece contiene componenti a basso costo ma estremamente dannosi per il funzionamento degli impianti o non consentiti per legge (ad esempio R-40 diclorometano, R12, R22, R30). Tali prodotti, utilizzati, ad esempio, per il condizionamento auto, possono provocare : - corrosione negli evaporatori realizzati in alluminio; - perdite causate dall'incompatibilità del gas R22 con molti elastomeri utilizzati nei sistemi di condizionamento auto (flessibili, guarnizioni, o-ring); - incompatibilità con gli olii; - danneggiamento dei recuperatori, che presentano molti componenti in alluminio; - rischio di formazione di miscele e/o composti altamente infiammabili; - miscele che possono risultare esplosive a contatto e/o in combinazione con l'ossigeno contenuto nell'aria ambiente Nel comunicato stampa di DuPont viene anche esplicitamente citato un evento già noto (per fortuna non occorso in Italia), ovvero lo scoppio dei compressori di alcuni container refrigerati causato dal riempimento con R134a di dubbia provenienza, che conteneva una certa % di altri componenti miscelati, incluso R40 (diclorometano). Come già citato tale componente si combina con l'alluminio formando dei composti volatili altamente infiammabili; a causa del sopravvenuto scoppio di 5 compressori risultano deceduti 3 tecnici di manutenzione locali che stavano operando sugli impianti. Come riportato nella circolare DuPont, il refrigerante contraffatto sembra essere stato prodotto in Cina da diverse piccole società e le bombole riportavano delle etichette, anch'esse contraffatte, di primari marchi mondiali quali DuPont e Honeywell.