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Regolazione metano

wolks wagen | golf | 1600 | Metano | 16
  • autoriparatore
    fabricola  0
    17/04/2020 - 13:14

    Quando posso evito di lavorare sulle macchine a metano ma in zona non ci sono installatori ed i clienti insistono perchè li aiuti. Non sono pratico di impianti a metano, specialmente di quelli dei motori aspirati che sono più diffiicili da gestire rispetto a quelli iniezione. Comunque, con il cambio di temperature il tipo mi porta la macchina perchè a metano non va più bene. Ho provato a fare la regolazione la le cose cose sono peggiorate. 

    L'impianto è quello classico con riduttore e miscelatore. Ci sono poi il registro del minimo e del massimo sul riduttore e poi sul tubo che porta il gas al miscelatore c'è un vitone di plastica che regola il flusso.

    Come si agisce per prima, si regola il flusso del miscelatore o quello del riduttore ?

    A cosa serve e come si regola questa vite sul tubo che va al miscelatore ? Non sono sufficenti le regolazioni sul riduttore ?

    Qualcuno mi può spiegare come si procede per tarare l'impianto ?

    Grazie per l'aiuto

     

     

     

  • autoriparatore
    munarettisnc  0
    17/04/2020 - 17:48

    il registro sul riduttore e per il minimo .il registo sul miscelstore e per la quantita di metano. piu sviti e piu dai metano.se avviti chiudi. direi di provara da fermo vettura calda chiudi finche senti che manca. poi piano piano sviti finche senti potenza in accelerata. poi vai su strada ed eventualmente sviti  il registro per aumentare. se ne dai troppo metano la vettura non riesce a bruciarlo cosi devi trovare un equilibrio .e poi regoli il minimo dal riduttore finche il motore gira regolare

  • autoriparatore
    fabricola  0
    17/04/2020 - 19:38

    Ciao Munaretti,

    grazie mille per le informazioni. Però in questo caso ho due registri su riduttore di pressione (quello del minimo, che agisce sulla membrana, e quello del massimo, che lavora proprio all'uscita dell'elettrovalvola), poi c'è la vite che dici tu che sta sul tubo che porta al miscelatore. E' un raccordo ad Y con questa specie di rubinetto.  Ho il dubbio che sia più vecchio del regolatore di pressione. Forse hanno cambiato il regolatore e lo hanno lasciato. Il dubbio mi viene perchè tutti i regolatori per il metano che ho visto prima avevano solo la regolazione del minimo.

    In ogni caso si tratta sempre di roba vecchia, i motori aspirati oramai sono pochi.

     

     

     

     

     

     

  • autoriparatore
    fabricola  0
    23/04/2020 - 13:15

    Ciao a tutti, alla fine, non trovando risposte ho contattato la Lovato. Sulle prime non mi hanno filato, poi dopo una bella ******ata su una assistenza pessima mi hanno fatto parlare con un tecnico.

    Questo specifico riduttore (RME090) per motori aspirati presenta questo registro (una vite in ottone) che in realtà non va toccato.

    Si tratta di una regolazione tra terzo e quarto stadio ma che non ci interessa, deve restare chiuso.

    E proprio questo registro mi aveva tratto in inganno poiché ben due installatori da me interrogati sostenevano si trattasse del registro del massimo no

    Quindi la regolazione rimane sempre la stessa, la vite prima del miscelatore, sul raccordo a Y, che è comunemente detta "del massimo", e quella presente sul riduttore, generalmente in plastica nera o grigia con incasso per il cacciavite a taglio, che detta del "minimo". 

    In realtà il riduttore gestisce automaticamente il flusso tramite la depressione mentre le due regolazioni servono per bilanciare il flusso permettendo così di tarare il riduttore.

    La regolazione avviene prima sul registro del massimo, ascoltano come gira il motore agli alti regimi e aprendo o chiudendo di conseguenza, e poi lavorando sul registro del minimo. In realtà il minimo va ad agire sul sistema di "respirazione" del riduttore. Quindi non è solo una vite del minimo ma controlla il sistema.

    Ovviamente affinchè il sistema funzioni a dovere tutto il tratto dell'aspirazione non deve presentare perdite e deve essere adeguato per il funzionamento a metano.

    Mentre da noi i sistemi aspirati sono caduti in disuso negli USA, dove le grandi cubature la fanno da padrone anche con il classico carburatore, c'è qualcuno che ha sviluppato questo sistema integrando una centralina elettronica, con sensori ed attuatori, che migliorano la resa di questo tipo di impianti. Non parlo tanto di consumi ma di una maggiore affidabilità del sistema a tutte le temperature e clima.

     

     

     

     

  • autoriparatore
    gioan  0
    25/04/2020 - 08:39

    dove dice che il sistema di aspirazione deve essere adeguato e non avere perdite, ecco qui sta la chiave.

    adeguatezza vuol dire che il miscelatore diffusore deve essere della misura giustal il box aspirazione deve essere a tenuta, e la resistenza che questo oppone al passaggio dell'aria deve essere stabilizzata quindi occhio al sistema termostatico mobile che sposta l'ingresso dell'aria (questo conviene bloccarlo sul freddo)

    inoltre è necessario parzializzare l'ingresso aria nel box aspirazione.

    Dopodiche la gestione dei registri è piuttosto intuitiva.

    ovviamente il riduttore deve essere in ordine. Peraltro io il riduttore metano l'ho sempre considerato a due stadi di riduzione più evebtualmente uno di distribuzione (a meno che non si conti anche lo stadio di distribuzione del minimo)...:Cmq, nel primo stadio si riduce da 200 bar a poche unità di bar, nel secondo stadio la pressione viene ridotta ulteriormente fino a pochi millibar e messa a disposizione in una terza grande camera dove la leggera depressione del tubo collegato al miscelatore agisce su una grande membrana provcocando  l'apertura della valvola e il transito del gas verso il motore. Capisci quindi che bisogna calcolare bene  quest'ultima depressione che è fondamentale affinchè il gas sia richiamato dal ridittore verso il motore.

  • autoriparatore
    fabricola  0
    27/04/2020 - 18:06

    Ciao Gioan,

    nel mio caso ho appreso nel tempo l'importanza del flusso aria in entrata per i motori aspirati ma anche nei primi iniezione, per cui è sempre la prima verifica che faccio.

    La regolazione del riduttore invece non è per niente intuitiva o semplice. A parte l'errore di fondo di quella vite che non c'entrava nulla, la prima operazione è quella di strozzare oltre la metà la vite del massimo. Se si parte da troppo aperti si avrà l'impressione che non vi sia nessuna regolazione, mentre occorre trovare il punto in cui viene a mancare il gas al motore e riaprire. Poi si regola la vite del minimo e poi si prova in strada per la taratura finale.

    Ora invece ho notato che le strozzature che si mettono sul collettore per il metano creano problemi per l'avviamento a caldo con la benzina. Del resto è intuibile che, avendo l'aria più chiusa, riavviando con il motore caldo, l'auto tende ad ingolfarsi.

     

     

  • autoriparatore
    gioan  0
    27/04/2020 - 21:16

    L'eventuale strozzatura che si mette da qualche parte nel sistema filtratura aria, a monte ovviamente del miscelatore, molto difficilmente può creare problemi in fase di avviamento a benzina.

    Naturalmente la strozzatura deve essere ben calcolata, in ogni caso si può sempre optare per una strzzatura reversibile che si implementa solo nel "modo metano"

  • autoriparatore
    fabricola  0
    01/05/2020 - 17:54

    Normalmente si monta una specie di elettrovalvoa a farfalla che quando è a gas limita di un 40% il passaggio di aria, ma stiamo parlando di una sottile paratia forata che concretamente riduce di poco il flusso di aria, fose serve solo a creare un leggero incremento della velocità dell'aria, vista la strozzatura. Insomma, mi sembra molto poco efficiente, ma comunque quando l'auto va a gas si deve evitare anche le presa diretta dell'aria, per cui si tende a mettere una curva o un tubo per impedire che camminando il flusso d'aria che investe l'auto possa modificare la pressione nel collettore di aspirazione.

    Sto facendo un esperimento creando una paratia che devi l'aria a seconda del carburante per vedere se migliora la stabilità in accensione a benzina. Potrebbe anche darsi che l'avviamento difficoltoso dipenda da un po' di gas rimasto incombusto e riavviando e che riavviando a benzina faccia leggermente ingolfare il motore.

  • autoriparatore
    omac  1
    01/05/2020 - 22:45

    La quantità di aria che serve in avviamento non viene certamente ridotta dalla strozzatura, basti pensare a quanto è aperta la farfalla in questa condizione; i problemi nascono quando inizia ad aumentare il grado di vuoto nel circuito di aspirazione perché l'ingresso aria non è più in grado di lasciarne passare a sufficienza, facendo virare il rapporto stechiometrico verso il grasso.

  • autoriparatore
    fabricola  0
    04/05/2020 - 23:52

    Scusa Omac, quello che dici si contraddice, credo anche io che la strozzatura in se sia poco rilevante ma l'aumento del vuoto da cosa dipende se non dalla modifica dell'ingresso dell'aspirazione che non consiste solo nella valvola a farfalla ? 

    Non credi che se ripristiniamo attraverso una paratia servo comandata il flusso originale il problema dovrebbe sparire ? 

    Oppure il problema è generato dal riduttore che andrebbe tappato ? 

  • autoriparatore
    gioan  0
    05/05/2020 - 08:20

    Dai retta a Omac, a regime di minimo e a maggior ragione in fase avviamento, la quantità di aria in transito è pochina quindi la strozzatura (e perfino un filtro aria un po lurido) lascia transitare l'aria senza sforzo e non fa aumentare la depressione a valle (ovviamente è la depressione che ci interessa dato che è questa che fa risalire la benzina dai diffusori del carburatore)

    La strozzatura che si inibisce nel"modo benzina" è utile (qualche volta molto utile ma cmq non sempre necessaria) quando apri e a maggior ragione in zona "coppia max".

    Ovviamente la sezione totale lasciata libera dalla strozzatura non deve essere inferiore alla sezione nominale del carburatore, (peraltro questa cosa è difficile da stabilire a tavolino dato che la scatola filtro solitamente non è a tenuta stagna....si proceda per tentativi)

  • autoriparatore
    omac  0
    05/05/2020 - 08:58

    Le contraddizioni sono altra faccenda, ne abbiamo prova quotidiana. Amen.

  • autoriparatore
    fabricola  0
    05/05/2020 - 12:50

    Scusa Omac, volevo dire che non sei stato esaustivo e non che hai detto qualcosa di inesatto.

    Ora tra ciò che ha detto Gioan e quello che aveva scritto Omac

    "La quantità di aria che serve in avviamento non viene certamente ridotta dalla strozzatura, basti pensare a quanto è aperta la farfalla in questa condizione; i problemi nascono quando inizia ad aumentare il grado di vuoto nel circuito di aspirazione perché l'ingresso aria non è più in grado di lasciarne passare a sufficienza, facendo virare il rapporto stechiometrico verso il grasso."

    credo di aver capito,

    Ma la depressione si viene a creare quando l'aspirazione del motore è superiore al passaggio dell'aria all'ingresso. Se ho capito bene la normale depressione fa affluire la benzina, risucchiandola dalla vaschetta, mentre quando la depressione aumenta, a causa di un ingresso d'aria più ridotto, aumenta anche la benzina aspirata pur restando al minimo con conseguente ingolfamento. 

    Ma dal momento che stiamo parlando di problemi quando si riavvia a benzina, la depressione è già presente nel collettore di aspirazione ?

    O comunque, per tagliare la testa al toro, come si può risolvere il problema di riavviamento difficoltoso a benzina ?

    Chiedo scusa se insisto ma vorrei capire l'origine del problema.

    Grazie ad entrambe, siete forti !

     

  • autoriparatore
    omac  0
    06/05/2020 - 23:37

    Un paio d'etti di fluidodinamica e passa la paura.

  • autoriparatore
    gioan  0
    07/05/2020 - 00:49

    per essere esaustivi sull'argomento bisognerebbe scrivere un tomo di almeno 500 pagine (due etti son pochi wink),  infatti a differenza dei moderni sistemi ad iniezione dove la parte finale dell'immissione carburante è di estrema semplicità, demandando tutta la complicazione al comparto elettornico di controllo....nelle ultime vetture a carburatore (fine anni 80), i carburatori erano oggettini piuttosto raffinati e complicati. Peraltro spesso anch'essi non del tutto privi di un qualche controllo elettronico.

  • autoriparatore
    fabricola  0
    04/07/2020 - 08:55

    Riapro questo argomento perchè senza una illuminazione non ne vengo a capo. Il problema qui di sicuro non è l'auto, ho fatto ongi verifica possibile. Il problema è questo dannato riduttore della Lovato RME 090 che non si riesce a regolare. Pensando che fosse il regolatore difettoso ne ho messo uno nuovo ma non va.

    Il minimo lo tiene pure ma di gas non ne esce a sufficienza. La capacità rientra pienamente nei limiti per il motore in questione.

    Il problema credo sia nella regolazione.

    Abbiamo il classico rubinettino che sta sul tubo vicino al mixer, e poi sul riduttore abbiamo due regolazioni; quella del minimo ed una vite in ottone che quello della Lovato mi disse che regolava il terzo stadio. Pero mi disse anche che quella vite doveva rimanere chiusa.

    Eppure l'unico modo per far aumentare il flusso è aprire quella vite.

     

     

     

     

     

     

     



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